Saturday, May 26, 2007

Il Prof. Noia, all'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum: la diagnosi prenatale deve servire per curare, e non per sopprimere feti con patologie

Una visione distorta e purtroppo maggioritaria della medicina, ha affermato il Prof. Giuseppe Noia durante la giornata di studio del 17 maggio scorso, organizzata dalla facoltà di Bioetica dell'Ateneo, considera “il feto malformato” “una vita sbagliata”, “una minaccia per la società, per cui” si ritiene “giusto che queste vite vengano fermate mediante l’aborto selettivo ed esso si può attuare con le tecniche diagnostiche”.

In realtà, “La diagnosi prenatale così intesa – utilizza un falso concetto di prevenzione: vedere per eliminare, mentre la sua finalità etica è vedere per curare”.

E' necessario che “il bene prezioso della vita sia difeso e amato, e perché il dolore e la sofferenza vengano leniti dall’accoglienza e dalla professionalità degli operatori del mondo medico che attuano una medicina condivisa, una medicina che non dice solamente 'io ti curo', ma dice soprattutto: 'io mi prendo cura di te'”.

All'evento hanno partecipato il Rettore dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum,
Padre Pedro Barrajón, L.C., il Prof. Massimo Losito, il Prof. Carlo Valerio Bellieni, e Giuliano Ferrara link pagina SRM

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