Monday, March 12, 2007

Gli errori degli aborti "terapeutici"

Un caso recente a Firenze ha dato in questi giorni una drammatica conferma di quanto la pratica dell' aborto "terapeutico", oltre che moralmente inaccettabile, sia scientificamente inattendibile e legata alla indeterminabilità di troppe variabili.

Una coppia, dopo un'amniocentesi al quinto mese di gravidanza, che indicava gravi malformazioni nel feto, ha deciso di praticare un aborto cosiddetto "terapeutico".

Subito dopo l'aborto stesso, all'Ospedale Careggi di Firenze, si è però svelata la realtà: il bambino non aveva alcuna malformazione. L'equipe di medici ha provveduto a rianimarlo (una procedura ordinaria in casi come questi). Il neonato ha lottato per la vita per pochi giorni ed è poi morto. Una commissione ha aperto un'inchiesta sull'accaduto.

Otto e Mezzo (LA7) ha dedicato uno speciale alla vicenda.

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Otto e Mezzo
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Il FoglioIl Corriere della Sera
PC

“Creare una mentalità consolidata e profonda in ordine al fondamentale diritto alla vita”

Umberto Santarelli, in un articolo sull’ Osservatore Romano, del 4 marzo scorso, ha commentato le parole di Papa Benedetto XVI ai partecipanti all’Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita e al Congresso Internazionale "La coscienza cristiana a sostegno del diritto alla vita".

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Il Cardinale Tonini: ''La questione bioetica è il problema decisivo per il futuro dell uomo"

Con queste riflessioni, e con particolare enfasi sulle moderne frontiere delle biotecnologie e della ingegneria genetica, e sui rischi connesi, il Cardinale Ersilio Tonini ha chiuso oggi il convegno "Etica e bioetica, il punto sul dibattito”, organizzato a Roma dall’Associazione Coppia e Famiglia 2000.

"Stiamo assistendo a qualcosa di nuovo, un fenomeno di espansione della vita umana. Il compito della Chiesa è mettere in luce le contraddizioni che spesso emergono dal progresso scientifico e medico: il nostro ruolo ci spinge a ribadire la sacralità della vita umana e la centralità della famiglia''

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Cellule staminali adulte possono riparare danni cerebrali

Come le cellule staminali embrionali, anche le staminali adulte sono in grado di curare malattie neurodegenerative, riparandone i danni subiti dai tessuti del sistema nervoso e intervenendo anche su altri aspetti di questo genere di patologie.

I risultati, per adesso solo su cavie, sono stati ottenuti dai ricercatori del Burnham Institute for Medical Research di LaJolla, in California.

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ANSA