Sunday, December 02, 2007

Staminali embrionali da cellule della pelle. Una nuova tecnica messa a punto da ricercatori USA e Giapponesi

E il “padre” di Dolly abbandona la ricerca sulle cellule staminali embrionali.

Una notizia, nella settimana appena trascorsa, ha acceso nuove speranze nella ricerca sulle cellule staminali, e nelle possibilità di terapie da esse sviluppabili. Le cellule umane utilizzate in questa tecnica sono cellule della pelle, “riprogrammate” e “modificate” in cellule staminali embrionali, e con le stesse caratteristiche di pluripotenza, nello sviluppo dei tessuti.

La tecnica è stata sviluppata presso il Genome Center dell'Universita' di Wisconsin-Madison, da un team di scienziati diretti da Junying Yu, all'interno del laboratorio di James Thomson, uno dei “padri” delle cellule staminali embrionali.

Mons. Elio Sgreccia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha affermato a Radio Vaticana che questa tecnica, nel caso sia convalidata, è“storica”, e che grazie ad essa non ci sarà più bisogno di fare ricorso agli embrioni né alla clonazione cosiddetta terapeutica, e nemmeno a ricerche come quelle sugli embrioni ibridi, nonostante vi fossero “già degli indizi per cui sulle cellule staminali adulte si ottenevano dei risultati e sulle cellule staminali embrionali non si otteneva niente”.

Altri pareri, come quello del Professor Angelo Vescovi, concordano nel considerare “una svolta” questa nuova tecnica, in attesa che venga confermata definitivamente.

E sembra non sia un caso che Ian Wilmut, “padre” di Dolly, la prima pecora clonata, abbia deciso di abbandonare le ricerche sulla clonazione a scopo terapeutico.

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ADUC - Radio Vaticana