Monday, April 30, 2007

Monsignor Sgreccia: Sul diritto alla vita “non c’è spazio per il compromesso”

Intervistato dalla rivista “Consulente Re”, il Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, con riferimento alla XIII Assemblea generale della Pontificia Accademia, ha dichiarato che "il punto più delicato e nel contempo decisivo per la difesa della vita in una società democratica, è la coscienza del cittadino”; “perciò è sempre più necessario che la coscienza sia ben informata, vera, retta e certa”.

Partendo da tali considerazioni, era stato scelto di intitolare la XII Assemblea, svoltasi in Vaticano il 23 e il 24 febbraio, “La coscienza cristiana a sostegno del diritto alla vita”.

Un elemento fondamentale, in un “mondo fortemente secolarizzato", quale quello in cui i cristiani vivono, è quindi “la formazione delle coscienze", "un compito ineludibile”.

“Formazione" che "non si improvvisa, è un cammino lungo e per niente facile in un mondo prevalentemente segnato da una cultura indifferente o addirittura ostile ai valori cristiani”.

Anche per questo, ha sottolineato Mons. Sgreccia, facendo anche riferimento al Family Day (il 12 maggio prossimo - link) è importante sostenere le famiglie, che devono essere “valorizzate e aiutate dalla comunità cristiana a espletare il proprio compito educativo”.

E tra i principali valori che devono essere trasmessi, vi è proprio il diritto alla vita, sul quale "o si è a favore o si è contro. Non c’è spazio per il compromesso. Il politico cristiano può soltanto, costretto a scegliere tra due leggi sullo stesso argomento – una pessima e l’altra che limita il danno – appoggiare la seconda, mettendo in chiaro che essa rappresenta il danno minore”.

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